Divieto di introduzione e consumo di alimenti ad uso collettivo nella scuola

18/09/2023  - 151 letture     Scuola e istruzione

Riportiamo anche in questa sede, allo scopo di aiutare l'autorità scolastica alla massima diffusione informativa, la circolare pubblicata dalla direzione sul tema dell'introduzione di cibi e bevande a scuola.

Le premesse

L'alimentazione nella scuola implica una riflessione sui temi connessi alla salute e alla sicurezza, nello specifico la distribuzione e il consumo collettivo di alimenti all'interno delle classi richiamano tre gravi problematiche: 

  1. il forte aumento di casi di bambini allergici o intolleranti a sostanze presenti negli alimenti che possono anche presentarsi improvvisamente;
  2. la difficoltà di garantire sicurezza e salubrità di alimenti prodotti in ambienti casalinghi;
  3. la difficoltà oggettiva di diversificare nella classe la distribuzione di alimenti (anche di provenienza certa) in base alle allergie e/o intolleranze di ciascun alunno.

Pericoli difficilmente gestibili

Prosegue la circolare:

Pur riconoscendo il valore educativo dei momenti di festa associati al consumo di cibo “insieme”, tuttavia l'introduzione nell'Istituto di alimenti comporta per gli alunni pericoli difficilmente gestibili e per la scuola stessa il rischio di incappare in forti sanzioni secondo le recenti normative alimentari.

I divieti introdotti

Pertanto, dalla considerazione che è indispensabile tutelare sia i minori sia gli insegnanti, e previa consultazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, si dispone:

  1. il divieto assoluto di introdurre dall'esterno alimenti a consumo collettivo, se non la merenda assegnata dai genitori, al fine di evitare spiacevoli conseguenze legate a casi di allergia;
  2. non è consentito festeggiare nella scuola compleanni e ricorrenze che comportino consumo da parte degli alunni di alimenti prodotti artigianalmente da genitori o esercenti attività commerciali.

La circolare sottolinea che

"I cibi opportunamente controllati a tutela della salute degli allievi sono solo quelli forniti dalla ditta di refezione incaricata del servizio e distribuiti dal personale formato allo scopo".

È escluso conseguentemente il consumo di cibi di altra provenienza a Scuola, eccetto la merenda fornita dal genitore solo ed esclusivamente per il proprio figlio. Nel caso dovesse accadere il docente si renderebbe responsabile in termini di vigilanza sui danni che questi possono causare all'alunno.

Deroghe

Solo in casi molto particolari come le feste a cadenza annuale (Natale, Carnevale, Pasqua, festa di fine anno) nelle scuole dell'infanzia e primaria, oppure in specifiche attività laboratoriali e didattiche, potranno essere introdotti cibi esterni ma solo solo se acquistati presso esercizi commerciali e dotati di etichetta di legge e in confezioni chiuse, sempre tenendo conto degli alunni con diete particolari e con l'acquisizione da parte dei docenti della liberatoria presentata dalle famiglie.

La liberatoria può essere restituita sia per autorizzare sia per non autorizzare il consumo di alimenti e bevande esterne al di fuori di quelle della refezione scolastica e solo per i casi particolari in deroga di cui sopra.

Allegati

FileTipo e dimensioneUltima modifica
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 modulo-intolleranza-allergie-e-autorizzazione-liberatoriapdf - 136,12 kb18/09/2023 13:29:45

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